I REGALI DEL MARE
Il mare a volte vi farà dei regali, altre volte vi darà delle lezioni, e se starete attenti vi insegnerà qualcosa. Quello che intendo dire con questa frase è che frequentare “la vela” e il “mare” vi darà delle grandissime opportunità, una fra queste è quella di socializzare e conoscere tantissime persone, nella maggior parte dei casi, perfetti sconosciuti.
Il mare crea delle “reti”. In mezzo a quelle reti potrete avere la fortuna di conoscere anime simili a voi con cui instaurare a volte vere e profonde amicizie o di conoscere persone così diverse e dissonanti dal vostro essere con cui vi sembrerà proprio di non riuscire a trovare “punti d’incontro”. Il mare vi darà la possibilità di capire i vostri limiti, vi insegnerà a tollerare, ad accettare, in ceri casi a superare quei limiti stessi e a trovare “quei punti di incontro” anche laddove non credevate fosse possibile trovarli.
È così che arriva Silvia. Silvia è il mio regalo bello del mare.
Lei è una componente dell’equipaggio del viaggio in barca a vela che riguarda l’isola dell’Elba e la Corsica di cui vi parlerò in un’altro articolo.
L’imbarco è a Viareggio con direzione Porto Azzurro. Incontro Silvia per la prima volta fuori dalla stazione di Viareggio insieme ad altri componenti dell’equipaggio. Ci eravamo già sentite attraverso una chat creata qualche settimana prima affinchè i membri dell’equipaggio si potessero conoscere. Avevo avuto la sensazione già attraverso quella chat che “qualcosa” fra me e questa ragazza avesse delle similitudini.
Silvia ha due meravigliosi occhi buoni e sorride. Gli occhi buoni si riconoscono sempre in giro per il mondo. È semplicemente questione di pelle, ci annusiamo da subito, ci sono quelle persone che ancor prima di conoscerle sai che ti metteranno a dura prova e poi ci sono le persone come lei con cui tutto è semplice, fluido e spontaneo. La più grande similitudine fra noi emerge subito. Il mare, la passione e il benessere che ci da la navigazione a vela. Il mare per noi è navigare. Lei è innamorata del mare come me, lei che per viverci vicino ha lasciato il suo Piemonte per trasferirsi in Liguria e vivere in una città di mare. Lei che è una di cuore e di pancia come me. E questo entrambe lo capiamo appena conosciute.
Silvia questa estate ha ascoltato le mie confidenze, le mie notti insonni sotto cieli di stelle, si è “sorbita” in miei incubi notturni in barca, mi ha sentita mentre di notte nell’agitazione del mio cuore parlavo nel sonno. Venivo da un momento in cui avevano tentato di violare la mia privacy e la mia libertà. Lei ha ascoltato quando io volevo parlare e non ha chiesto niente di più di ciò che io non avrei voluto raccontare. Incontrare una persona così in mare è ricevere un dono.
LA TRAVERSATA IN OCEANO ATLANTICO
Noi che siamo istinto e razionalità tutte nella stessa testa e nello stesso corpo, che pensiamo, ripensiamo, passiamo al setaccio nella nostra testa tutte le possibilità e le condizioni che la vita ci offre. I treni da prendere e da non prendere. I perchè e i percome. Poi una mattina ci svegliamo e magicamente sappiamo cosa fare, come farlo e dove andarlo a cercare. Se desideriamo fortemente qualcosa non ci ferma nessuno, e nel caso in cui ci facessero un sacco di sgambetti per arrivare alla meta, non ha importanza, noi prima o poi ci arriviamo.
E cosi dopo un periodo di riflessioni, una sera di poco tempo fa mi arriva una telefonata: “Saretta ho deciso mi imbarco! Traversata atlantica”. Silvia lascia tutto, la casa, il lavoro, la sua città e parte…per il mare…si imbarca e va in Oceano Atlantico. La traversata Atlantica è il sogno di ogni velista. È un esperienza di vita e di navigazione, è il viaggio nel viaggio, a stretto contatto con la natura con se stessi e con i compagni di bordo. Ci vuole un pò di preparazione, di coraggio, di spirito di adattamento, di consapevolezza e di motivazioni per fare questa esperienza, magari si, anche un pizzico di follia ve lo concedo, ma io sono così contenta della scelta che ha fatto.
Silvia è preparata con il mare. Corso di vela, patente nautica, guidatrice di gommoni, un pò skippera appena può e una perfetta hostess in barca.
Si perchè il mare vi darà la possibilità di ricominciare da capo, di fare un viaggio con voi stessi, non solo fisico ma anche mentale. A volte può essere necessario fermarsi e fare il punto della situazione sulle scelte fatte e future da prendere nella vita. La in mezzo, nell’oceano diventerà tutto amplificato e sono certa che Silvia avrà l’opportunità di capire e di sgretolare. Di riposarsi e di ricominciare, e intanto di navigare, ciò che lei ama tanto fare. Silvia è alla ricerca del suo cambiamento e della sua strada.
Propongo a Silvia di raccontare la storia del nostro incontro e della sua esperienza sul mio blog. Ho tanto parlato con lei del sogno di questo blog. Lei è d’accordo. Così quando Silvia avrà tempo e avrà voglia condividerà con me e con voi della sua traversata e del suo viaggio in Oceano. Sta scrivendo un diario di bordo. Racconti, emozioni, vita in mare, foto. Quando trova una connessione internet riusciamo a sentirci. Tutte le foto che vedete in questo articolo appartengono a Silvia e sono foto della sua navigazione.
LA ROTTA E LA NAVIGAZIONE
Il viaggio di Silvia è iniziato a Portisco in Sardegna con la seguente rotta: Portisco:Sardegna – Isole Baleari – Cartagena – Malaga – Stretto di Gibilterra – Isole Canarie:Tenerife – Mindelo Isola di San Vincenzo a Capo Verde – Isole Grenadine. La navigazione deve essere fatta a tappe sia per consentire i rifornimenti e le pause di riposo, sia per aspettare le condizioni metereologiche migliori per mettersi in mare.
Silvia mi racconta che con l’equipaggio (6 persone) hanno stabilito dei turni perchè si naviga sia di giorno che di notte. Bisogna macinare miglia. Turni diurni in coppia di tre ore spalmati dalle 9 di mattina alle 6 di sera. Turni notturni di due ore, singoli dalle 6 di sera alle 9 di mattina. A turno sono tutti di vedetta. Radar acceso. Si imparano bene le precedenze e la regolazione delle vele. A volte il mare monta e si arriva oltre 30 nodi. Di notte fa freddo, bisogna “imbabuccarsi”, “sei in mano alla natura e devi cavartela e questa è la cosa più bella”. Lentamente lascia alle spalle quella vita terrestre, dettata da ritmi e da regole, una vita da cui Silvia ha avuto bisogno di staccare.
“È una delle esperienze che sognavo di fare nella vita! Sono felice di aver preso questa decisione!”
Tra un wifi e l’altro arrivano foto meravigliose. Nuove mete da esplorare. Mi dice che Malaga è bellissima. Ci trasferiamo lì?
“Peccato che non riesca a fotografarti il Plancton e le stelle di notte. È uno spettacolo della natura incredibile!”
Praticamente il mare si illumina nel cuore della notte, la superficie dell’Oceano emana uno splendido scintillio di punti luminosi dal colore verdastro, azzurrino e biancastro. Si tratta del fenomeno della fosforescenza marina, originata dal Plancton. I microrganismi animali e vegetali che compongono il Plancton emettono luce se vengono in qualche modo stimolati o disturbati da altri elementi. Le stelle invece di notte, in Oceano, sono grandi come noci di cocco e sembrano così vicine da poterle staccare dalla pianta con le proprie mani.
Sento Silvia proprio oggi. Stanno per ripartire da Capo Verde. Ora ci sarà il dritto fino alle Isole Vergini. Il pezzo di traversata più lungo. Non ci sentiremo per un pò di giorni, credo circa due settimane.
Le chiedo se sta bene, se tutto procede per il verso giusto e se è felice. La risposta di Silvia: “Sono felicissima”.
Quando il mare chiama, la vita si ascolta come le onde del mare.
Bene. Dal campo base è tutto. Passo e chiudo. Buon vento Silvietta. A presto.