Cosa vedere e cosa fare a Procida: Capodanno sull’isola
Erano anni che volevo farlo!
Forse dalla prima volta che l’ho vista, forse dalla prima volta che vi ho posato piede. Dal giorno che me ne sono innamorata.
Desideravo terminare il vecchio anno e iniziare quello nuovo, sulla mia isola del cuore.
In realtà erano anni che non festeggiavo il capodanno. Non mi piace il Natale, e questo ormai, voi lettori fedeli lo sapete. Non mi piace nemmeno il Capodanno, la sua confusione, la sua necessità ossessiva di doversi divertite a tutti i costi. Ma l’idea di stare qui, immersa nella bellezza, lontano dal caos, mi ha fatto venire voglia di festeggiare.
L’ultima volta che ero stata a Procida era ottobre. Quattro giorni di bellezza a vela tra Procida, Ischia, Capri e Positano.
Mentre la Caremar era pronta a partire e lo skipper saltava al volo sull’aliscafo, io mi fermavo per il mio ultimo giorno sull’isola, agitando le mani con un saluto, gli urlavo:
<<E se tornassimo tutti insieme sull’isola per Capodanno?>>
<<Dormiamo in barca ormeggiati in porto e ci godiamo l’isola per qualche giorno. Sarebbe bellissimo!!! Non credi? Cosa ne pensi? Dai ci pensi? Ci sentiamo presto. Ciao. Buon rientro.>>
In questo articolo vi racconto cosa vedere e cosa fare se vi trovate per una vacanza di qualche giorno a Procida.
Una vacanza sull’isola
Quasi come fossi a compiere un rito, un sortilegio di buon auspicio ho lasciato tutte le cose brutte del 2019 su questa isola che mi ha promesso di occuparsi del loro smaltimento, gettandole in quel mare così blu e mi ha giurato che tutto sarebbe andato meglio.
<<Fermati, rimani un po’ qua con me>>
<<Mi occuperò di te in questi giorni>>
Questa isola è magica, lei mi parla ogni volta che sbarco su uno dei suoi pontili. Mi accoglie a braccia aperte, mi consola e mi rincuora. Mi ricarica. Mi guarisce.
Ogni isola ha una identità ben precisa. Hanno tutte un profumo e un suono diverse. Il Mediterraneo è l’invenzione più bella del mondo. Procida, solo lei può essere la mia Isola del Cuore.
Sono felice di averci trascorso realmente cinque giorni in questo periodo dell’anno. Realmente nel senso che non ci sono solo passata di sfuggita ma sono stata con i piedi sull’isola per tutto il tempo, le condizioni meteo non ci hanno permesso di mollare gli ormeggi e navigare. Sono felice di aver iniziato un nuovo decennio con il cuore attaccato su uno scoglio, qua.
Lei ha dei poteri su di me. Accade sempre che quando sbarco qua, il mio corpo e la mia mente si incontrano. La chiarezza con cui metto a fuoco le cose quando mi trovo su questo lembo di terra vulcanica di fronte a sua maestà il Vesuvio ammetto che a tratti mi spaventa.
Faceva incredibilmente freddo nei giorni trascorsi sull’isola. Giornate di azzurro incontaminato, l’odore del pulito e del vento gelido di nord. Freddo, sole, vento, azzurro e bellezza tutta intorno. Di notte in barca non si stava fermi nemmeno in porto. Il vento di notte aumenta e le cime sbattono mentre lui fischia infilandosi fra il sartiame.
Avevo bisogno di camminarla tutta. Dovevo camminare. In questo articolo vi descrivo tre itinerari da percorrere via terra.
Un pranzo per dieci a Chiaiolella
La prima volta che sono stata a Chiaiolella, ormai cinque anni fa, è stato a cena da Girone.
Non c’è volta che io sia passata da questa isola senza andare a cena da Girone, con i piedi sulla spiaggia del Lungomare Colombo, la prosecuzione della spiaggia Ciraccio, l’unica attrezzata e la più lunga dell’isola. Ma in pieno inverno sull’isola molti ristoranti sono chiusi. È un posto meravigliosamente tranquillo.
Sull’isola le temperature si sono abbassate molto, è arrivata una corrente fredda con forti venti da nord.
Le giornate sono terse e di un azzurro pazzesco. Il grecale è forte e la Marina di Chiaiolella è il posto più riparato dal vento per trascorrere un pranzo anche alla fine di dicembre al sole.
Degli amici dell’isola mi suggeriscono di andare da Crescenzo, il fratello di Girone.
La scoperta di questo ristorante che è anche un albergo è favolosa. La cucina è decisamente di livello dagli antipasti ai dolci. Tutto il pesce freschissimo e cucinato in modo impeccabile. Si trova esattamente al centro della Marina di Chiaiolella e in una delle due occasioni siamo riusciti anche a mangiare seduti all’esterno al sole al 28 dicembre con gli occhi vista mare.
Vi scrivo qualche piatto che abbiamo provato in due pranzi differenti.
Polpettine di melanzane e spada, crostini di polipetti piccanti, crudo di gamberi, tonno e arance, alici marinate agli agrumi, cous cous agli agrumi con mazzancolle, polipo ripieno di scamorza e scarola, il coniglio alla procidana e un fritto misto che si scioglieva in bocca.
Davanti all’hotel infine, fermano le due linee dell’autobus locale più comode per girare agevolmente l’isola: L1 e L2.
Cosa vedere a Procida in una giornata: da Chiaiolella a Corricella
Sono tante le passeggiate che si possono fare su questa isola. Partiamo dal presupposto che Procida è un’isola da esplorare a piedi o via mare.
Ogni volta che mi trovo sull’isola di Procida scopro un angolo nuovo, uno scorcio mai visto prima, un attimo, un fotogramma. Vi consiglio di fare questa lunga passeggiata via mare proprio in questa direzione e non in senso contrario a questo, per il semplice motivo che perdereste l’impatto e lo stupore della visuale.
La passeggiata è lunga da fare. Si tratta di percorrere tutto il versante sud dell’isola, tutto un lato praticamente. Fatevi una bella mangiata a Chiaiolella e dopo pranzo partite.
Dal porto turistico della Marina di Chiaiolella si può imboccare la strada in salita, via Schiano, l’unica esistente e iniziare a salire in direzione di Punta Solchiaro. Si tratta di una stretta stradina, un vialetto che costeggia molte abitazioni e tenute private. Questa è una zona residenziale molto bella dell’isola. Secondo me la più bella di tutta Procida. Anche qua si susseguono limonaie e agrumeti e giardini bellissimi. Le case hanno quasi tutte dei cancelli in ferro battuto che vi permettono di vedere questi giardini. Molto probabile che qualche procidano vi offra qualcuno dei suoi limoni, mandarini e arance.
Da via Ischiano si esce direttamente su Via Solchiaro.
Io rimango colpita da un edificio dai muri rosati e una persiana verde acqua, un sentiero pieno di agavi che scende dentro il mare. Questa è la casa dei miei sogni. Avete presente quando si rimane folgorati? Un colpo di fulmine. Innamorata!
Mi immagino una struttura ricettiva, ho già il nome dentro la mia testa, immagino come sistemarlo anche se dentro non l’ho mai visto. Lo immagino pieno di gatti. La serenità a picco sul mare da guardare ogni giorno della propria vita per tutta l’esistenza. Che meraviglia!
Da qui comincia una vera e propria passeggiata a picco sul mare. Siamo sulla costa sud di Procida.
La scogliera è molto alta e il panorama è incredibile.
Lungo via Solchiaro vi sono dei piccoli sentieri che scendono verso il mare, dove con un po’ di attenzione potete infilarvi tra agavi e macchia mediterranea, per ammirare la forza della natura e i suoi colori.
Punta Solchiaro è il promontorio più a sud di Procida da cui ammirare Terra Murata e la terraferma da un punto di vista unico. Tutto questo tratto di passeggiata si trova sopra il Seno del Carbonchio tra Punta Solchiaro e Punta Pizzaco, l’altro promontorio dell’isola.
Cosa vedere a Procida in una giornata: Belvedere Elsa Morante e Spiaggia di Chiaia
Proseguendo si arriva poi al Belvedere di Elsa Morante. Ponete il vostro viso a Terra Murata, a Corricella che ipnotizza con i suoi colori e alla nerissima spiaggia di Chiaia sotto i vostri piedi. Potete direzionare il vostro sguardo verso qualunque punto cardinale. Qui perderete la bussola e le direzioni.
Mi permetto di dirvi di fermarvi qualche minuto a osservare e ad ascoltare. Da questo punto panoramico potete vedere davvero gran parte dell’isola. Da qui si può capire quanto è bella, quanto è particolare e suggestiva la mia Isola del mio Cuore.
La spiaggia di Chiaia dimostra l’origine e l’anima vulcanica dell’isola, il lato che più mi attrae qua. Si raggiunge attraverso una ripida scala dritta come un fuso che porta anche ad un ristorante posto sulla spiaggia, oppure con una scala un po’ meno ripida alla fine di via dei Bagni.
Il Belvedere è dedicato alla famosa scrittrice del novecento, autrice del libro “L’isola di Arturo” scritto e ambientato a Procida.
Cosa vedere a Procida in una giornata: Punta Faro e la Spiaggia del Pozzo Vecchio
Un altro itinerario da percorrere a piedi, camminando un bel po’, fra strade strette e percorse da macchine, è Via Faro. Ci troviamo sulla costa esposta a nord dell’isola per cui quella più battuta dai venti freddi.
Si può partire da Corricella o prima ancora da Marina Grande e spostarsi su Via Regina Elena da cui si imbocca questa stretta strada che è appunto Via Faro.
Da questo versante in giornate di Tramontana o Grecale con il cielo limpido è possibile addirittura intravedere la sinuosa linea dell’isola di Ventotene. Di fronte invece ci sono Monte di Procida e Capo Miseno. Lungo la strada alla vostra destra troverete una serie di bellissime case private, limonaie e agrumeti e alla vostra sinistra il mare. Sotto la costa frastagliata la Spiaggia della Sirulenza.
Lungo Via del Faro, che forma una “C” si trovano molte delle strutture ricettive dell’isola, affittacamere e bed and breakfast.
La spiaggia del Pozzo Vecchio, situata in una conca, invece è famosa perché vi sono state girate alcune scene del Postino con Massimo Troisi.
Cosa vedere a Procida la sera: il Tramonto a Chiaiolella
Se volete vedere un tramonto fatto bene, la spiaggia di Chiaiolella è il posto giusto.
La spiaggia di Chiaiolella, insieme a quella di Ciraccio, rappresentano il tratto di litorale sabbioso più lungo di tutta l’isola e durante l’estate sono entrambe attrezzate.
Cosa vedere a Procida la notte di Capodanno
Il Golfo di Napoli è famoso per i suoi fuochi d’artificio durante le festività. Io ho un po’ paura ma ammetto che sono stata rapita dallo spettacolo.
Dopo una bellissima cena organizzata in barca siamo usciti con una bottiglia da stappare a mezzanotte e ci siamo seduti tutti assieme sugli scogli dell’ultimo pontile di Marina Grande. Davanti a noi da una parte il litorale laziale e dall’altra il Golfo di Napoli.
Poco prima di mezzanotte decine e decine di chilometri dello stivale italiano si sono accesi di mille colori sotto i nostri occhi. Non avevo mai visto dei fuochi come questi. Da Sorrento a Pozzuoli al Golfo di Gaeta si festeggia l’arrivo del nuovo anno.
Alle nostre spalle la piccola e deliziosa Procida insieme alle sue barche e a tutti i suo abitanti si presta a festeggiare, come solo qui si sa fare.