Camogli uno splendido borgo di pescatori e sognatori naviganti a pochi chilometri da Genova nella Riviera di Levante.
Una città con antiche tradizioni marinare. La città dei mille bianchi velieri, della sagra del pesce e della festa di Stella Maris, la protettrice di chi in mare si trova in pericolo. Uno dei borghi di mare più belli e più amati della Liguria.
IL FARO DI CAMOGLI
Per me un “posto caro del cuore”, protagonista di una storia sentimentale, forse la più intensa di tutta la mia vita.
Scenario di promesse “giurate” e mai mantenute e di tante altre storie che solo il mare può custodire gelosamente. Su quel faro ho scritto il suo nome mille volte, come gli adolescenti, incorniciandolo dentro ad un cuore. Nero su bianco “ti amo”. Che poi scrivere sulle pareti di un faro credo che sia illegale, o giù di li, forse la capitaneria potrebbe farti una bella multa salata.
Ma quel faro, il faro di Camogli con i suoi scogli intorno era proprio il nostro posto, mio e di Mr “T”. Quando io ero incazzata nera lui sapeva che doveva portarmi al faro a Camogli. Si stava seduti sulla punta del faro, per un po’ in silenzio. La vista da li è strepitosa. Tutta la meraviglia del golfo Paradiso. Sarà che a me per calmarmi “l’animo” basta portarmi al mare, ma quello è sempre stato il mio posto preferito per tanti anni.
E quel furbo di “T” sapeva come fare. Se c’era un discorso importante da fare è li che si andava, anche per litigare era un posto perfetto. Se usavamo la moto ancora meglio. Sapeva dove portarmi a mangiare, cosa avrei preferito mangiare e quale vino avrei bevuto. E io non volevo mangiare in ristoranti costosi, io volevo mangiare al faro. Giovane come l’acqua e follemente innamorata.
Anche se piccolo, quello di Camogli non è un segnalamento, è un autentico faro, registrato al N° 1671 della Lista dei fari Italiani della Marina Militare. Il Faro di Camogli un faro piccolo di appena 11 metri situato sull’estremità ovest del molo. Poco si sa di questa struttura circondata dal mare e da un’atmosfera unica. La sua presenza si attesta a partire dal Novecento, ma più volte il Faro di Camogli è stato distrutto dalla violenza del mare e dalle tempeste di libeccio e poi sempre ricostruito. Dista circa una ventina di chilometri in linea d’aria dalla Lanterna di Genova, uno dei più grandi e importanti fari di Italia.
IL BORGO
Camogli è bellissima in tutte le stagioni. Ma il periodo in cui la preferisco è quello invernale quando soffia forte il libeccio e il mare fa dei grossi cavalloni e le onde si infrangono e spumeggiano quasi fino alla base delle case lungo la passeggiata a mare, l’odierna Via Garibaldi.
I piani terra di queste case erano una volta adibiti a magazzini dai pescatori ed era usuale vederli seduti davanti alla porta, seduti su vecchie sedie impagliate, mentre riparavano reti e nasse. Oggi invece sono stati adibiti a locali commerciali, bar ristoranti, gelaterie e negozi.
Un borgo di mare sorto intorno al porticciolo dove si rimane incantati dalla bellezza delle facciate dipinte con colori pastello dei palazzi che chiudono la passeggiata a mare. I palazzi dei trompe l’oeil liguri dove l’illusione dell’occhio può vedere donne dai capelli bianchi affacciate a finestre che non esistono o panni stesi al vento che in realtà non sono mai asciugati. La sapienza della pittura ligure come in nessun altra regione d’Italia si trova.
La Basilica di Santa Maria Assunta a Camogli, sorge proprio sul mare vicino al Castello della Dragonara, un antico castello costruito sulle rocce a picco sul mare in epoca medioevale a protezione delle invasioni nel borgo. A due passi il molo da cui partono i vaporetti per splendide gite nel golfo Paradiso.
Almeno un secolo fa c’era chi sceglieva la via del mare, sui mille bianchi velieri, prima come mozzo poi come marinaio ed infine come capitano e armatore. E c’era invece chi sceglieva di restare e di fare la vita del pescatore, altrettanto dura e pericolosa come quella dei naviganti.
I pescatori di Camogli sono famosi per la pesca delle acciughe. Qui si preparano ancora oggi le acciughe sotto sale, delicate e buonissime.
Le acciughe venivano salate direttamente a bordo, appena pescate, utilizzando sale e barili che venivano portati da casa e poi vendute a Livorno ai mercanti inglesi. Fra Camogli e Punta Chiappa si trova la Tonnarella di Camogli, una delle più antiche in Italia, risale al 1600.
PERCORSI
Gli amanti del trekking possono percorrere uno dei molti sentieri panoramici che congiungono Camogli alla frazione di Ruta e magari raggiungere Punta Chiappa. Tutti quelli che vivono ai piedi del Monte di Portofino conoscono Punta Chiappa, quello sperone roccioso che si butta in mare verso il largo, difronte il golfo Paradiso e un profumo di mare “infinito”.
A chi ama le immersioni si puo’ addentrare in una delle tante grotte, in particolare quella dei Gamberi, a punta Chiappa, il cui nome deriva dalla presenza di moltissimi e piccolissimi gamberi che ne ricoprono completamente le pareti. Nella grotta si possono vedere inoltre piccole aragoste, granchi e coralli. Una leggenda narra che proprio nella grotta dei gamberi ci fossero le sirene che qui venivano a cercare e osservare gli uomini terrestri alla ricerca del loro Tritone.
Gli amanti delle profondità marine non potranno mancare l’occasione di un’immersione per vedere il celebre Cristo degli abissi, opera di Guido Galletti posta nel 1954 sul fondale della baia di San Fruttuoso, raggiungibile grazie a un sentiero ripido e scosceso che parte dal Monte di Portofino, o in battello. Qui si trova un caratteristico borgo sorto attorno al monumentale complesso dell’abbazia di San Fruttuoso.
LA SAGRA DEL PESCE E STELLA MARIS
A Camogli il protagonista è il mare, sempre presente in qualsiasi attività ed evento.
Imperdibile è la famosa Sagra del Pesce che si tiene nella seconda domenica maggio, in cui si fa uso di una leggendaria e gigantesca padella. Nella piazza del porticciolo, Piazza Colombo, una padella in acciaio (non più di ferro) che pesa 28 quintali, con un diametro di 4 metri e un manico di 6 metri, frigge 3 tonnellate di pesce fresco. La Sagra del Pesce richiama ogni anno migliaia di turisti italiani e stranieri.
È impossibile muoversi in macchina in questo fine settimana. Il modo migliore per raggiungere Camogli è utilizzare il treno oppure i servizi di traghetti che partono da Santa Margherita Ligure, Rapallo, San fruttuoso, Bogliasco, Genova Nervi, Genova Pegli e Genova Porto Antico.
La prima domenica d’agosto si tiene invece la Festa della Stella Maris. Questa festa risale al ‘400, ed è dedicata alla “Stella di Mare”, titolo con il quale i pescatori venerano la Madonna. Durante la festa una processione di barche ornate a festa parte dal porticciolo di Camogli per raggiungere Punta Chiappa dove si trova l’altare della Madonna “Stella di Mare”. Tutti sono invitati a partecipare alla processione con qualsiasi mezzo purché galleggiante, chi invece fosse sprovvisto di imbarcazioni, può seguire la processione con i battelli che in questa occasione non costano nulla.
Una volta raggiunto lo scoglio di Punta Chiappa, viene celebrata la Santa Messa. La sera in chiusura della festa migliaia di piccoli lumini vengono accesi e lasciati galleggiare sulle onde del mare per rendere omaggio alla Madonna, creando uno spettacolo suggestivo ed imperdibile.
Per chi arriva a Camogli a piedi partendo da Recco, consiglio di fare la passeggiata “alta” con scorci di panorama incredibile, soprattutto alla luce del tramonto. Si tratta di Via Ruffini, la strada che collega Recco a Camogli, con un meraviglioso belvedere appena superato il cimitero di Camogli. Da qui è possibile ammirare Camogli dall’alto. Nelle giornate serene si può ammirare tutto il golfo ligure di ponente fino a Capo Mele le Alpi marittime a ovest. Ad est oltre la punta Chiappa estremo limite del promontorio di Portofino.
… Sara promettimi che un giorno quando ci faremo la guerra questo rimarrà comunque sempre il nostro posto…Promesso…Fatto!