IL GOLFO DI NAPOLI
Fin dall’antichità moltissimi viaggiatori sono stati stregati dal golfo di Napoli, dove il blu del mare si fonde con l’oro dei limoneti, le coste frastagliate incontrano lidi sabbiosi, le architetture barocche si mescolano a vestigia antiche. Su tanta bellezza domina inconfondibile il profilo del Vesuvio dalla cui irruenza nacquero 2000 anni fa Ercolano e Pompei.
In questo tratto di golfo il sapere risiede in ogni minuscola pietruzza ed è facile rimanere ammaliati dal canto delle Sirene.
Cuore del golfo con un anima aristocratica e popolare insieme, Napoli.
Al largo Procida, Ischia e Capri abitano le stesse acque, ma hanno caratteri diversi.
Capri, glamour ed esclusiva, mare e natura incontaminata. Ischia, dall’immenso patrimonio termale per soggiorni di puro benessere. Procida la sorella più piccola, si attraversa a piedi, un’isola dalla riservata bellezza, la mia preferita sotto tutto le sfaccettature.
Quando si organizzano dei fine settimana in barca a vela e mi propongono imbarco Procida, io non vedo l’ora di partire. Procida per me è senza ombra di dubbio l’isola italiana del Mediterraneo al primo posto della mia lista.
PROCIDA
Un giardino proteso sul mare dove il profumo degli agrumi invade strade borghi e pescherecci con di fronte la linea lunga e sinuosa della costiera amalfitana. Romantica, colorata, innamorata, leggera, senza tempo. Procida rende felici appena vi si sbarca.
Posta come una virgola di unione tra Napoli e Ischia, la minuscola Procida è una isoletta ricca di fascino che deve la sua conformazione alla natura vulcanica che ne ha definito il territorio fatto di scogliere dirupate, rade sabbiose agrumeti e borghi di case dalle variopinte facciate.
Procida ha una estensione di soli 3,8 kmq l’isola si esplora bene a piedi anche se è dal mare che si hanno le più belle vedute. In barca si possono vedere le alte pareti di Terra Murata, con le stratificazioni di sedimenti vulcanici.
Una volta giunti a Napoli (di solito in treno o in aereo) ci si dirige verso Molo Beverello da cui partono gli aliscafi oppure al molo Calata di Massa da cui partono i traghetti per Procida e le altre isole flegree. Le corse sono molte e frequenti e in 40 minuti di aliscafo o 1 ora di traghetto si lascia il brusio del mondo alle spalle e si arriva a Procida.
I collegamenti con la Stazione Centrale o l’aeroporto sono diverse : autobus, metropolitana o taxi. Ed è tutto ben organizzato e veloce da raggiungere.
Arrivare a Procida verso sera significa andare a mangiare cena da Girone. A me in genere iniziano a venire gli occhi a cuore già su traghetto.
Lo sbarco di aliscafi e traghetti è al porto di Marina Grande dove ci aspetta un bellissimo 50 piedi su cui passare quattro giorni. Navigare in autunno (ottobre e novembre) in questo tratto di golfo è meraviglioso. Il fuori stagione vi permetterà di godervi davvero la maestosità del golfo di Napoli.
MARINA GRANDE
Marina Grande dal mare sembra una cartolina con la successione di case colorate, barche, scale e terrazze su cui svettano la merlatura di tipo veneziano di Palazzo Merlato (Montefusco) e la cupola gialla della Chiesa di Santa Maria della Pietà.
Più defilato in via Vittorio Emanuele, palazzo Rosato presenta la scala aperta propria dei palazzi barocchi napoletani.
La mattina successiva al nostro arrivo ci si occupa subito di andare a fare cambusa.
Prima della cambusa però c’è la colazione. E cosa si mangia per colazione a Procida?
Ovviamente le famose lingue di bue di Procida, un dolce di forma ovale di pasta sfoglia ripieno di crema al limone e ricoperto di zucchero. Una bomba di bontà.
A noi piace cucinare in barca, quindi la spesa è consistente. Ovviamente poter andare da un fruttivendolo o in un alimentare in questa regione è quasi commovente. Le materie prime sono meravigliose e i prezzi sono molto più bassi rispetto a quelli del nord italia. Pomodori, peperoncini, olio, olive, mozzarelle e scamorze di bufala, frutta sono buonissimi. Un’altra cosa bellissima di questa regione e più in generale di quelle del sud è che qui i fruttivendoli ti regalano gli aromi. Che io adoro e che uso tantissimo. Basilico, menta, prezzemolo.
Dopo aver sistemato la cambusa siamo pronti a partire.
Dove fare il bagno a Marina grande? Alla spiaggia di Sirulenza una stretta lingua di ciotoli oppure si può scendere alle Calette di Pozzo Vecchio a nord ovest dell’isola e a Chiaia per osservare depositi di ceneri, pomici e lapilli.
TERRA MURATA
Navighiamo intorno a Procida. Terra Murata dal Mare ha sempre un fascino tutto suo.
Terra Murata la città che sorge sul costone più alto tufaceo dell’isola (90 metri).
Vi ho già parlato di Terra Murata e della sua salita e delle sue viste mozzafiato in un’altro articolo dedicato a Procida (leggi qui)
A picco sul mare si erge Palazzo di Avalos, signori di Procida dal 1500 al 1700.
La vicina chiesa sconsacrata di Santa Margherita ospita mostre ed eventi culturali, mentre la chiesa dell’abbazia di San Michele Arcangelo fondata dai Benedettini ospita negli ambienti ipogei un museo.
Dal belvedere della fortezza spettacolari vedute sul golfo di Napoli.
MARINA DI CORRICELLA
Ma quando appena dopo il costone di Terra Murata si punta la prua a dritta si arriva davanti alla Corricella.
Ed è li che per me si ferma il mondo. Io di lei non mi stanco mai. Ho scritto molto di questo dipinto del Mediterraneo in altri articoli (leggi qui)
Un borgo di pescatori, un dedalo di case ad anfiteatro sul mare, scale, vicoli e ristorantini di pesce. I panni stesi al sole, le reti dei pescatori, i gatti sulle loro barche colorate, i bambini che giocano per strada, la limonata che ti offrono le signore del paese.
Corricella vista dal mare è un tuffo al cuore, è uno di quei posti dove il cervello cade i trans. È magnetica. È stregata.
Non riesco a smettere di guardarla. Quando poi scendi a terra e cammini in mezzo a quelle casette ti senti un pò come Alice nel paese delle meraviglie. In nessuna altra isola italiana ho trovato l’atmosfera irreale che esiste su questo gioiellino nel golfo di Napoli. Se mi chiedessero: “Dove vorresti scappare e non farti più trovare da nessuno?” Io risponderei : “Procida”
Decidiamo di buttare l’ancora qua e di preparare il pranzo davanti a questo quadro. Non tutti i giorni si può pranzare davanti a tanta bellezza.
MARINA DI CHIAIOLELLA
Un altro borgo di pescatori su una splendida insenatura.
È collegata da un ponte all’isola di Vivara, riserva naturale per la ricca macchia mediterranea e la presenza di uccelli migratori.
La spiaggia di Chiaiolella il cui vero nome è Ciracciello è attrezzata e ideale per il surf,mentre la spiaggia di Ciraccio, sempre attrezzata, è la più lunga dell’isola. A nord ovest dell’isola la spiaggia del Pozzo Vecchio ha fatto da sfondo ad alcune scene del film “Il Postino” di Massimo Troisi. Da vedere assolutamente.
Alla Chiaiolella si va anche per andare a mangiare Da Girone, Lungomare Cristoforo Colombo, un ristorante pizzeria dove si mangiano cose una più buona dell’altra. Ottima la pizza, ottimo il pesce fresco della giornata. Il locale è direttamente su una terrazza sulla spiaggia. Perfetto per i bambini che possono giocare sulla spiaggia di Chiaiolella.
Dopo un pezzettino di meravigliosa pizza e una svariata serie di antipasti di pesce, ordino un piatto di pignatielli. Si tratta di totanetti e seppioline in umido accompagnati ad un sugo di zucca e pomodoro serviti su una purea di burrata di bufala e patate. Indimenticabili, vi dico solo questo.
Da Marina Grande a Chiaiolella potrete usare due mezzi : un piccolo autobus che costa 2 euro oppure i vostri piedi.
Dopo le undici il servizio autobus non è più disponibile. Una delle cose più belle di questa piccola isola è che si può percorrere tutta a piedi da un estremo all’altro ci impiegherete circa 30 minuti. Soprattutto la sera è bellissimo percorrerla al suo interno. C’è un’unica strada. In piena estate con la luna alta vi sembrerà di essere dentro un film degli anni sessanta.
ROTTA SU ISCHIA
Dopo il pranzo vista Corricella decidiamo di fare rotta su Ischia e di andare a fare le terme alla baia di Sorgeto direttamente dentro il mare e di goderci il tramonto.
Coste frastagliate, vigne e una natura a tratti incontaminata a tratti abitata cosi appare Ischia dal mare.
Nota come isola verde per il particolare colore delle sue rocce di tufo mostra la sua origine vulcanica già all’approdo di Ischia porto ricavato in un cratere nel castello aragonese di Ischia ponte sorto su un duomo lavico circondato da fumarole subacquee e nella grande ricchezza di fonti termali
Ischia Porto e Ischia Ponte costituiscono Ischia città, centro principale dell’isola.
Ischia come Procida è un’isola vulcanica dal terreno così fertile da permettere una ricca produzione agricola, una fitta vegetazione mediterranea e persino tropicale. Ma il vero patrimonio naturale di Ischia la maggiore delle tre sorelle del golfo è costituito dalle sorgenti termali, già note ai romani, che utilizzavano i fanghi e le acque curative dell’isola miracolosa
Grazie alle sue sorgenti e fumarole Ischia era e continua a rimanere anche oggi ritrovo mondano e terapeutico e rimane una meta prediletta di chi vuole trascorrere una vacanza ma soprattutto ritrovare il benessere psicofisico.
La Baia di Sorgeto è un paradiso incastonato in uno degli angoli più suggestivi dell’isola d’Ischia nel comune di Forio, a Panza, ai confini dello splendido paesino di Sant’Angelo. Ed è qui che arriviamo dopo la navigazione pomeridiana da Procida. Sono le cinque, buttiamo l’ancora nella baia e scendiamo con il tender a fare le terme.
Una volta raggiunta l’incredibile meta si capisce subito che si è arrivato in un mondo fantastico, fuori dalla realtà: fumi intensi, vapori caldi che fuoriescono dalle rocce e dal mare, il profumo pungente dell’acqua termale mescolata con l’odore del mare ti vengono incontro e ti investono nello scendere le scale. Delle terme naturali in mezzo al mare.
L’ isola d’Ischia è ricca di bacini termali che sgorgano nel mare ma Sorgeto, il cui accesso è libero, è l’unico posto dove il vulcanesimo vibra, visibile e sprigiona fonti bollenti che fuoriescono dalla montagna raggiungendo il mare dove si formano piscine di varie dimensioni e gradi. Si ha la possibilità di bagnarsi nelle calde acque a tutte le ore del giorno e in tutti i periodi dell’anno. L’acqua delle Terme di Sorgeto essendo salso-bromoiodica-solforosa ha proprietà benefiche e curative.
Il silenzio e la pace della Baia ti avvolgono specialmente al mattino o nel tardo pomeriggio quando il grosso dei frequentatori va via…..ed è allora che la Baia è tutta Tua.
Risaliamo in barca accompagnati da un bellissimo tramonto e ci spostiamo a passare la notte in un’altra baia verso Ischia Ponte. A bordo abbiamo finito il pane quindi ci serve un forno aperto o un ristorante che ci venda un pò di pane e crostini. Stasera cuciniamo cozze e vongole in barca. Si a noi quando cala la sera piace cucinare. Ci si riunisce tutti in dinette. Ognuno ha un compito. Chi prepara i crostini per l’aperitivo, chi taglia le verdure, chi prepara lo spritz, chi prepara la tavola. Nel frattempo si parla di vita.
Questa l’immagine di una notte di una serata d’autunno in barca a vela nel Golfo di Napoli.
Durante la serata si decide la rotta per il giorno successivo. Il mare si sta formando ma abbiamo vento. Decidiamo che partiremo alle 4.30 di mattina con rotta su Ventotene. Le navigazioni in “mezza notturna” sono impegnative ma sono bellissime sono quelle che ti fanno godere dell’arrivo dell’alba in navigazione ed io non ho intenzione di perdermela.
Vi parlo dell’arrivo sull’isola di Ventotene in uno dei prossimi articoli.