GENOVA LA SUPERBA

Francesco Petrarca, grande poeta genovese che amava i viaggi, sette secoli fa scriveva della sua città:

 “Arrivando a Genova vedrai una città imperiosa, coronata da aspre montagne, superba per uomini e per mura, signora del mare.”

VISTA DA SPIANATA CASTELLETTO

Anton Cechov, drammaturgo russo, faceva dire a un suo personaggio che “Genova è la città più bella del mondo”. Molti altri scrittori hanno dedicato libri e poesie a questa maestosa e superba città di mare e non solo di mare.

Centinaia di volte vi ho parlato di lei nei miei canali social. Perché è a Genova che passo la maggior parte del mio tempo libero.

Dicono che Genova sia il mare di Milano e a me questa cosa fa sorridere. Io che abito esattamente in mezzo a queste due città (Voghera, 60 km da Milano e 60 Km da Genova) penso a quanto Milano e Genova siano legate da secoli fra loro.

Incredibilmente diverse. Quello che trovi a Milano non lo trovi a Genova e viceversa. Due città immense con due caratteri e vestiti opposti. Unite fra loro da una delle autostrade più antiche e più trafficate d’Italia A7 Milano – Genova.

PORTO ANTICO – BIOSFERA RENZO PIANO

E poi ci sono io, con il corpo nato in Lombardia e il cuore in Liguria.

La peculiarità del territorio genovese è proprio quello del contrasto tra il mare e le sue alture alle spalle popolate di ulivi e macchia mediterranea che lo abbracciano. Dal mare, osservandola, si evince che Genova è una città in verticale e la maestosità dell’Appennino Ligure, che la protegge contro i venti freddi del nord e la nebbia della pianura padana, scende nel blu intenso del Mar Ligure.

A Genova gli inverni sono incredibilmente miti e le estati calde ma non estremamente afose.

E infatti in questa prima settimana di dicembre a Genova si sono registrate temperature massime mediamente di 16°.

I SIMBOLI DI GENOVA SUL MARE

Diciamo che i simboli principali di Genova stanno all’interno di un “itinerario-base” consigliabile anche a chi abbia a disposizione una sola giornata.

Gestire la macchina e i parcheggi a Genova potrebbe essere laborioso per cui io vi consiglio di utilizzare i mezzi pubblici. Il treno collega la città con tutte le località della Riviera di Levante e di Ponente

Arrivare a Genova in treno è comodissimo e poi Genova ha anche una linea metropolitana.

PORTO ANTICO – BIGO
PORTO ANTICO DI GENOVA

La Stazione di Genova Piazza Principe permette in pochissimi minuti a piedi di raggiungere la zona del Porto Antico di Genova.

La Stazione di Genova Brignole, invece, vi porta al suo interno e vi permette di visitare la parte del centro.

Via Prè, parallela a Via Gramsci, nota dal dopoguerra come la via più malfamata di Genova, oggi con le sue botteghe, ha un fascino da suq mediterraneo.

Accorpata ai palazzi seicenteschi troviamo la Porta dei Vacca, il varco occidentale della cinta muraria di Genova, l’ingresso a Via Del Campo, una serie di botteghe etniche, che conserva ancora quella atmosfera da angiporto tanto amata da Fabrizio De Andrè. Si perchè se Londra ha avuto i Beatles, Genova ha avuto De Andrè. Un cantautore ribelle, che di questa città ha cantato in moltissime sue canzoni.

PIAZZA BANCHI
VIA DEGLI OREFICI

Parallela a Via Campo, Via Gramsci la larghissima e trafficata via al mare che arriva direttamente in Piazza Caricamento. Il punto di interscambio tra mare e terra dove le merci, appunto, venivano caricate e scaricate. Qua si trova anche Palazzo San Giorgio con gli affreschi della sua bellissima facciata, il simbolo della Genova marinara, l’antico palazzo della Dogana, oggi sede dell’Autorità portuale.

Antistante la Piazza via di Sottoripa, una strada “porticata” così battezzata per essere posta sotto il livello del mare che all’epoca lambiva l’attuale piazza Caricamento. I portici archiacuti di Sottoripa sono tra i più antichi d’Italia e ancora oggi ospitano alcune delle botteghe storiche di Genova.

Dall’altra parte di Piazza Caricamento l’area del Porto Antico. Il Porto Antico di Genova, l’area originariamente portuale, interessa uno dei più importanti interventi di recupero e riqualificazione degli ultimi decenni, dovuto all’ architetto Renzo Piano che ha curato sia la ristrutturazione degli edifici esistenti, sia la progettazione delle nuove strutture a servizio del turismo (Acquario, Biosfera e il Bigo).

GALEONE NEPTUNE AL PORTO ANTICO

E poi c’è il Galeone “Neptune”, una riproduzione visitabile di un galeone spagnolo, costruito e utilizzato come set del film “Pirati” del 1985.

Rimasto inaccessibile al pubblico per decenni è stato riqualificato su progetto di Renzo Piano nel 1992 in occasione dell’Expo. Di fronte si trova subito il centro storico che da Piazza Banchi sale verso via degli Orefici e porta poi nei tantissimi caruggi genovesi.

BIGO – PORTO ANTICO
MOLO FABRIZIO DE ANDRE’ – PORTO ANTICO

A costeggiare l’Acquario di Genova il Molo che si chiama “Via al Mare Fabrizio de Andrè”. Questa è una delle zone in cui bazzico più spesso. In mezzo alle barche a vela. Ci ho passato davvero tanto tempo qua, soprattutto l’estate scorsa quando nei fine settimana davo una mano a bordo.

Al termine di Via al Mare Fabrizio de Andrè, l’Isola delle Chiatte. Questo è un posto romantico, per me il più romantico di Genova. Un bellissimo luogo dove fermarsi a pensare. Come suggerisce il nome, si tratta di Chiatte galleggianti attraccate alla passeggiata. Sopra ci sono panchine e lampioni. D’inverno spesso non si riesce a fermarsi a lungo perché è esposto in pieno al vento. I tramonti invernali però da qui sono da brividi.

Il giro pedonale del porto antico si completa alla Darsena con la visita al Galata Museo del Mare il più grande museo marittimo del Mediterraneo.

TRAMONTO DALL’ISOLA DELLE CHIATTE

Oltre la Darsena in direzione ovest, ecco La Lanterna è il simbolo principale di Genova e con i suoi circa 80 metri di altezza è il faro più antico e più alto del Mediterraneo e il secondo in Europa. Raggiungibile solo a piedi con una passeggiata pedonale a sbalzo di circa 800 metri. Al suo interno il Museo della Lanterna.

Il Matitone, invece è un moderno grattacielo per uffici alle spalle del terminal dei traghetti nel quartiere di San Benigno. La bandiera posta sulla sommità della sua copertura a “punta di matita” indica e segnala a tutti, per la sua visibilità da diversi punti della città, la direzione del vento.

Quelli che vi ho elencato sono tutti i simboli del mare di Genova e ognuno di loro andrebbe sviluppato articolo per artico.

DARSENA

Ma c’è un altro simbolo che riguarda sempre il suo mare che in molti si dimenticano. Un simbolo verticale di Genova.

SPIANATA CASTELLETTO, MONTMARTRE A GENOVA

“Quando mi sarò deciso d’andarci, in paradiso ci andrò con l’ascensore di Castelletto…”        Giorgio Caproni

Questa l’incisione scritta su una lastra all’interno della galleria che porta all’ascensore. Ne ho capito il significato appena si sono aperte le porte all’arrivo sulla torretta al Belvedere.

SPIANATA CASTELLETTO
SPIANATA CASTELLETTO

C’è un posto a Genova di “immensa bellezza” da cui poter ammirare tutta la sua grandezza. Da qui la sua “superbia” appare evidente e io aggiungo anche giustificata.

Si tratta del belvedere di Spianata Castelletto o Belvedere Montaldo, per essere precisi, che si trova sulla Circonvallazione a Monte. Questo è uno di quei posti da vedere assolutamente se si passa da Genova. Forse un posto dove nemmeno tutti i Genovesi sono stati, di cui credo, la maggior parte dei turisti non conosce l’esistenza.

Genova è una città in verticale, dove continuamente si scende e si sale, dotata di due funicolari e ben 12 ascensori.

Non è solo per ammirare il panorama che in tanti amano i mezzi di trasporto verticali della città. Il vero fascino di questi impianti sta nella storia di ingegno e di fantasia di chi li ha progettati e realizzati.

Come l’ascensore Castelletto Levante tra Piazza Portello e Spianata Castelletto che conserva ancora oggi le forme liberty del 1900 e una stazione, quella inferiore con le maioliche originali del tempo.

Si va su e giù anche sulle crèuze de mà, raccontate nelle canzoni di De Andrè, le ripidissime viuzze dai panorami che tolgono il fiato.

Si parte da Piazza Portello, vicino alla Galleria Garibaldi, e poi attraverso un passaggio stile Belle Époque si arriva all’ascensore. Ci si arriva attraverso una galleria ristrutturata mattonella per mattonella, un pezzo di storia di Genova. Quando la porta dell’ascensore si apre sulla torretta liberty con i vetri colorati, non c’è molto da dire, è il panorama che parla. Per un attimo sembra di essere nella stazione di Montmartre a Parigi. Un balcone sul mare e sull’intera città. Quando si arriva quassù, Genova appare davvero in tutta la sua superbia e vastità. Da qui ci si rende conto di quanto questa città sia davvero grande.

ASCENSORE CASTELLETTO
ASCENSORE CASTELLETTO
ASCENSORE CASTELLETTO

Il panorama, dalla Spianata Castelletto, è assolutamente suggestivo sia di giorno sia di notte, con il sole e con la pioggia. Con la luce, infatti è possibile avere una visione di grande effetto sulla città intera e sul porto in particolare. A calare del sole, Genova si illumina di luci, diventa rosa e romantica.

In passato una fortezza militare occupava il belvedere, ma nel 1849 fu demolita, “spianata” dal popolo in rivolta. Oggi gli spazi della Spianata girano tutto attorno ad un agglomerato di eleganti case ottocentesche ed offrono così una visuale a larghissimo raggio. Verso levante, Punta Chiappa e Camogli, a Ponente il mare verso Arenzano. Rappresenta un vero e proprio quartiere dalle caratteristiche particolarissime, vicino al centro eppure sollevato rispetto ad esso.

Portatevi una macchina fotografica perché lo spettacolo è mozzafiato. Tutti i simboli di Genova si vedono perfettamente : la Lanterna, il Matitone, il Porto Antico con la Ruota Panoramica dietro i Magazzini del Cotone, la Biosfera, l’Acquario e poi il suo interno dove spicca il Campanile della Cattedrale di San Lorenzo.

LANTERNA DI GENOVA

Non molto lontano, la caratteristica funicolare di Sant’Anna un tempo con trazione ad acqua ed ora elettrica per ragioni di sicurezza. (che vi mostrerò presto in un altro articolo)

LA RIPRESA DI GENOVA

Genova per molto tempo è stata “snobbata” dal turismo, forse perché considerata una grossa città di Porto, il più grande porto del Mediterraneo, una città sempre vista come bretella di congiunzione fra il Ponente e il Levante. Quella congiunzione che quest’anno in una calda giornata del mese di agosto, il 14 di agosto, è venuta a mancare con il crollo del Ponte Morandi. Un ponte decennale di Genova, un altro simbolo di questa città.

Genova ne ha subiti di scossoni in questi ultimi anni, ma si è sempre ripresa. Ricordiamolo, non la chiamano “La Superba” a caso.

Da qualche decennio a questa parte, però, la realtà si è trasformata.

L’apertura al pubblico dell’ Acquario, localizzato nel Porto Antico, una delle strutture più importanti d’Europa nel proprio genere, è servito da richiamo. Così il turismo ha preso a fermarsi in città e a diffondersi fra le strade sia del centro sia delle sue periferie più belle.

VIA XX SETTEMBRE
PORTICI DI VIA XX SETTEMBRE
EDIFICI VIA XX SETTEMBRE

Da sempre città di mare le sue radici sono lontano nel tempo. E le vestigia di impronta medievale ne sono testimonianza.  Il centro storico ha tantissimo da offrire al turismo.

La via XX Settembre è chiamata la via dello “shopping genovese” per i suoi numerosi negozi. Ma i suoi portici profumano di storia. E poi c’è Piazza De Ferrari con il Palazzo della Regione , il Teatro Carlo Felice e Palazzo Ducale, che in occasione del Natale si è vestita di luce. La luce del tunnel luminoso installato davanti al teatro.

FONTANA DI PIAZZA DE FERRARI
PIAZZA DE FERRARI
GENOVA MORE THAN THIS
TUNNEL LUMINOSO – NATALE 2018

Un’altro dei miei posti preferiti è tra Via Balbi e Via Pré dove si apre una piccola piazza genovese con le facciate alte, strette e colorate. Ci sono sempre i panni appesi ai fili ad asciugare. La Genova del centro storico è così. Vicoli, case colorati e panni stesi. Mi affaccio sempre a guardarla prima di riprendere il treno e tornare a casa. Si mi affaccio proprio come ci si affaccia ad una finestra.

Piazza dei Truogoli di Santa Brigida è il luogo degli antichi lavatoi. Al centro della piazza c’è una tettoia in ferro che copre i “truogoli”, i lavatoi, dove le lavandaie si incontravano per lavare i panni e socializzare. La piazza e i truogoli prendono il nome dall’antico convento di Santa Brigida, oggi ormai scomparso. Questa piazzetta è una delle più suggestive e silenziose del centro storico.

PIAZZA DEI TRUOGOLI DI SANTA BRIGIDA

Dal punto di vista monumentale e religioso Genova offre moltissimo. Simbolo religioso della città è sicuramente la bellissima e nota Cattedrale di San Lorenzo. In occasione del Natale davanti alla cattedrale è stato installato il presepe luminoso.

Ma un pò di anni fa gironzolando per i caruggi del centro storico sono incappata in questa meraviglia. Da allora questa è la mia chiesa preferita di Genova

La Basilica di Santa Maria delle Vigne è una delle più antiche chiese della città ed è situata in piazza delle Vigne. L’interno è in stile barocco. Uno specchio nella navata centrale permette di visualizzare i dettagli dei dipinti del soffitto della navata principale.

BASILICA DI SANTA MARIA DELLE VIGNE
BASILICA DI SANTA MARIA DELLE VIGNE
BASILICA DI SANTA MARIA DELLE VIGNE

E poi c’è la Genova delle “Strade Nove” con lo splendore dei suoi palazzi aristocratici che fanno parte del sistema dei Palazzi dei Folli.

Strada Nova, oggi Via Garibaldi, conserva spazi urbani di epoca rinascimentale e barocca, oltre una serie di palazzi di famiglie nobiliari cittadine. Le maggiori dimore erano sorteggiati in liste ufficiali, i rolli, per ospitare le visite di Stato.

Questi palazzi esprimono una singolare identità sociale ed economica e oggi sono diventati musei visitabili spesso gratuitamente anche in occasione dei “Rolli days” che si tengono in città  in genere due volte l’anno, un edizione in primavera e una in autunno, quanto i portoni, le stanze con le loro ricche decorazioni interne, e i giardini di queste meravigliose case vengono aperti e resi visitabili a tutti.

Questi Palazzi sono stati iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

PALAZZO PODESTA’

PALAZZO TURSI

EDICOLA VOTIVA

E poi c’è la Genova dei caruggi e dell botteghe storiche, dove anche i nomi delle vie richiamano spesso un passato legato alle attività artigiane, come Via degli Orefici o Vico del Ferro.

Chi solleva lo sguardo agli incroci apprezzerà le magnifiche edicole votive che servivano anche per illuminare le strade di notte. Il cuore e i carruggi di Genova sono tantissimi e ognuno offre un angolo con un racconto diverso.

Un racconto a volte fatto con le parole luminose, ormai diventate famose da un pò di anni nelle strade di Genova, tanto che la loro installazione, che all’inizio doveva essere temporanea, è diventata una installazione fissa.

VIA DEI QUATTRO CANTI DI SAN FRANCESCO
VIA DEI QUATTRO CANTI DI SAN FRANCESCO
VIA DEI QUATTRO CANTI DI SAN FRANCESCO

GUARDA, CAMMINA, ASCOLTA, IMMAGINA, VIAGGIA, SCOPRI.

Tanto da vedere tanto da scoprire e da raccontare sulla Superba!

 

 

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